martedì 10 aprile 2012

Keep up the world.

E' tardi, di nuovo, e come ieri sono illuminata dalla luce del monitor. Il mal di testa è diventato una costante da parecchio ormai, la causa è madre dell'effetto. Sono qui, a farmi domande a cui non so rispondere il più delle volte, eppure continuo a farmi del male. A volte mi chiedo se mai un giorno smetterò di avere questi mal di testa causati dalle troppe domande. E come al solito arrivo alla conclusione che se mai quel giorno dovesse arrivare, non sarò più io. Avrò perso tutto, avrò perso me.
La cosa più brutta del mondo è perdere se stessi. Puoi perdere un cane, un fidanzato, un amico, o addirittura un familiare, ma se perdi te stesso, il mondo si ferma, le luci si spengono. La vita si blocca, la vita finisce.
Lo so perchè l'ho capito.. l'ho imparato.
Mi ero persa, non trovavo più l'uscita, ed avevo paura di non poterne uscire. Chiedevo troppo però dalla mia vita, non avrei potuto rovinarla senza averla vissuta davvero. Ho stretto i denti e ce l'ho fatta, sto vivendo.
Non so ancora se bene o male, se con regole o no. Ma so che sto andando avanti, e la cosa mi piace, tanto. Mi piace anche il modo in cui suona. Fluido, armonico.
''Scusate, ma sto solo vivendo'' è uno dei tag appesi in camera, in testa, nel cuore e nei miei occhi.
Ho voglia di respirare pura elettricità, sentire i brividi nascere sulla mia pelle e gli occhi riempirsi di lacrime.
Correre tra dolci onde mentre sulla mia pelle color neve si poggiano caldi raggi solari.
Non voglio essere una di quegli stereotipi moderni: trucco pesante, silicone e aria nel cervello.
Voglio essere ciò che sono, fiera di me stessa. Invisibile agli occhi dei superficiali, quella che viene indicata come ''diversa'' e ''strana''. Occhi verde nocciola che parlano, che urlino aiuto quando non so farlo, e sorriso che parli per me quando non ci arrivo con le parole, perchè le emozioni le bloccano e le lacrime spezzano la voce in gola.
Sono solo il rifugio che tutti vorrebbero, pieno di silenzio ma saturo di domande quanto di risposte. Il rifugio che nessuno mai sceglierebbe, perchè diveso, perchè fuori dal comune, perchè oscurato e poco visibile.
Il rifugio felice.
Perchè ho paura di perdere ciò che amo. Il mio rifugio silenzioso è fatto di questo..
Sono le 2 e 40, e il desiderio più forte di tutti è quello di cantare. Cantare per sentirmi libera, senza colpe. Rinascere, per poi morire. Sentire il flusso sonoro solcarmi la gola ed uscire in un suono armonioso dalle labbra. Pochi passi per farmi sentire fuori di questo mondo e parte del MIO Universo. Dove niente esiste e solo i sentimenti contano. Nessuno ha il diritto di ferire, nessuno può farmi del male. Il mio rifugio felice.
Perchè tante volte la musica, il corpo, il battito ed il silenzio valgono più di tante cose superflue su questo mondo composto da materia inutile. Perchè in fondo, noi non siamo altro che materia. E quest'ultima non è altro che la sintesi perfetta dei sogni. Sogni fragili e sottili, ma solidi ed importanti quanto la vita. Anche questa sera, chiudo gli occhi, e mi tuffo in un sogno.
Il pianoforte suone le ultime note e la testa torna al solito scoppiare, ma sono tranquilla, perchè so che c'è il mio Universo. Il mio rifugio felice è lì, mi aspetta.
E' mio, solo mio.
Rilassati, trova la forza, e continua ad andare avanti. Ce la farai.
Salva documento, pubblica.
Spegni la mente, spegni il computer.
Reset.

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