martedì 12 giugno 2012

Se una volta hai avuto qualcosa, puoi riaverla.

L'ultima volta che i miei occhi erano immersi in poche righe scritte ed in costante conflitto con il mio cervello, per poter capire cosa davvero volessi da me stessa, fuori pioveva. L'ultima volta che ho visitato questa pagina ed ho sconfitto l'asfissiante ansia di non essere mai perfetta nei momenti in cui mi sarebbe più servito esserlo, indossavo una maglia di lana e le mie orecchie erano stufe di sentire il fastidioso fruscìo delle piante contro i vetri delle finestre. Ora, invece, fuori c'è il sole, e gli stessi vetri che mi proteggevano da vento e pioggia adesso riflettono una luce più o meno bianca.
E' strano come le cose possano cambiare in poco più di qualche mese, mi spaventa.
Sono successe tante cose, belle ed altrettanto brutte. Ma è l'equilibrio naturale di questa vita, e non me ne lamento.
Ci sono cose che sembrano durare anni, ma che subiscono eterni cambiamenti. Ed è proprio questo, forse, che mi fa più paura.. probabilmente è il sentirmi in costante pericolo di crollo che mi fa stare in questo stato di continua allerta.
Al momento potrei quasi paragonarmi ad una pazza, su di una montagna altissima, vecchia e che continua a crepitare in modo orribile, che tenta di raggiungere l'altro ammasso roccioso e grigiastro, distante un km da lei, o forse di più. L'unico collegamento che unisce le due rocce, in modo del tutto assurdo e pericoloso, è un vecchio filo di nylon. Quanti più problemi nascono, quante più difficoltà si presentano, il filo si allunga e si assottiglia sempre più. La pazza non sa cosa ci sia dall'altra parte, fino ad ora ha solo scoperto il mondo buio e macchiato che era dal suo lato, ma non saprà mai con certezza cosa ci sia oltre quel filo e se dietro tanta paura di attraversarlo ci sia solo una bambina bloccata in eterno nei suoi pochi anni. Potrebbe farcela, ma è un'ipotesi su mille. Eppure, quella stessa pazza, non sa cosa aspettarsi di preciso, ma immagina.. immagina che dall'altro lato le cose siano migliori e la vita sia diversa. E allora, perchè non provare? Tutti arriviamo a delle conclusioni nella nostra vita, nonostante ciò ci sono ancora persone piene di dubbi, incertezze. Ma lei.. lei vuole essere libera, solo poter sorridere e magari dire ''ce l'ho fatta''. Un passo dopo l'altro, la ragazza dal sorriso isterico, arriva a metà cammino, per poi veder come il filo sotto i suoi piedi si allunghi. Lo sapeva: più difficoltà, più cammino. Eppure sorride, perchè per quanto possa essere difficile e tortuoso il cammino, nessuno mai le toglierà quella libertà che ha sulla pelle, e quel vento che le bacia la pelle, ne è solo una piccola prova.
E' certa solo di ciò che ha sotto i piedi. Sta unicamente tentando di costruire un mondo di pietra su un realtà contingente, con basi di cristallo.